Trattamento della displasia dell'anca nei cuccioli di cane
25 gennaio 2016
5 min

Trattamento della displasia dell'anca nei cuccioli di cane

malattie

La displasia dell’anca è un problema molto comune in alcune razze: Bulldog, Dogue de Bordeaux, San Bernardo, Mastino Napoletano, Pastore Tedesco, Rottweiler, Golden… Questi hanno, infatti, una percentuale dell’oltre il 20% di essere affetti da questa malattia. La displasia è una malattia ereditaria, multifattoriale e multigenica.

Ci sono diversi fattori che predispongono e causano la displasia dell’anca, e vari geni coinvolti. Anche i fattori ambientali sono sempre molto importanti nello sviluppo della displasia dell’anca. Il fattore genetico è indubbiamente fondamentale, ma non strettamente l’unico. È possibile, infatti, avere una predisposizione genetica ma non sviluppare la malattia, e se non si è predisposti geneticamente, è decisamente impossibile essere soggetti alla displasia.

Esistono vari gradi di displasia, in base anche ai problemi che appaiono quando il cane è cucciolo o in età adulta. In questo articolo ci concentreremo sul particolare trattamento della displasia dell’anca nei cani giovani.

Classificazione dei gradi di displasia secondo OFA (Orthopedic Foundation for Animals):

I Grado: piccola sublussazione con lieve disturbo e scarse alterazioni degenerative.

II Grado: sublussazione laterale marcata della testa femorale, con un 25-50% fuori dell’acetabolo.

III Grado: 50-75% della testa femorale è fuori dell’acetabolo; grandi cambiamenti degenerativi.

IV Grado: dislocazione della testa femorale con appiattimento del bordo acetabolare e della testa del femore; grandi cambiamenti degenerativi.

I sintomi in un cane giovane si notano nei primi 5-6 mesi, caratterizzati da una significativa zoppia. Non è detto che un cane non sia soggetto a displasia se nei primi due anni non ha riscontrato alcun problema e non risultano incongruenze dalla radiografia di controllo.

L’alimentazione è uno dei fattori che predispone allo sviluppo della displasia dell’anca: rendere minimi gli squilibri calcio-fosforo, che dovrebbero mantenere una correlazione Ca1.6% – P1.1%, e soprattutto non sovralimentare e non eccedere con le proteine, ​​ci permette di ridurre al minimo il rischio di sviluppare questa malattia.

Un’alimentazione ipocalorica, nel periodo dai 3 agli 8 mesi, protegge dalla displasia soprattutto quei cani caratterizzati da una rapida crescita. L’eccesso di peso a 60 giorni è un altro fattore che predispone alla malattia.

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La displasia dell’anca nei cuccioli si nota solitamente quando il cane ha 5 o 6 mesi, prima è praticamente impossibile osservare eventuali sintomi. I cani con displasia possono essere del tutto normali ed essersi sviluppati senza alcun problema e senza dare alcun segnale della malattia. L’avvertimento principale legato alla displasia dell’anca si manifesta di solito come una zoppia acuta, che impedisce al cane di giocare come ha sempre fatto. Si possono notare cambiamenti nell’umore come, ad esempio, l’allegria durante il gioco, il rifiuto a uscire per una passeggiata o nel relazionarsi con altri cani e proprietari. Questo tipo di comportamento è tipico della malattia. È frequente lo slittamento delle zampe posteriori, il disagio e perfino il rifiutarsi di essere toccato e accarezzato.

A volte, tra gli 8 e gli 11 mesi, i segni della malattia possono ridursi o addirittura scomparire. Nonostante ciò, il cane è comunque affetto da displasia e i sintomi possono ripresentarsi più avanti e accelerare il processo che porta all’artrite. I segnali clinici più comuni sono:

– zoppia che aumenta con l’esercizio;

– ondeggiamento dei fianchi durante le passeggiate e le corse; 

– rigidità mattutina;

– difficoltà ad alzarsi;

– atrofia muscolare;

– rifiuto di muoversi;

– cambiamenti di umore;

– dolore al contatto;

– segno d’Ortolani.

Ci sono metodi chirurgici, come l’asportazione del muscolo pettineo, la triplice osteotomia pelvica, l’artroplastica della testa del femore, il foraggio. La protesi dell’anca è la più praticata quando il cane è giovane per diminuire, presumibilmente, il rischio di coxoartrosi secondaria nell’età adulta. Questa soluzione si deve considerare per casi gravi e, una volta che il cane, si è totalmente sviluppato.

Il trattamento medico si basa su anti-infiammatori, si può iniziare con quelli naturali, che non contengono sostanze medicinali. Se non si ottengono i risultati sperati, si consiglia di procedere con anti-infiammatori senza steroidi o nei casi estremi ricorrere al cortisone. Con questo trattamento bisogna includere prodotti nutraceutici, specialmente integratori alimentari, per ridurre il rischio di osteoartrosi e per proteggere le cartilagini dell’articolazione. Questi prodotti sono utilizzati in generale per i cani anziani, ma sono molto utili come protettori per le articolazioni dei cani in crescita, ma esistono anche integratori specifici per cani giovani. La riduzione del peso e un’attività fisica moderata e soprattutto regolare sono altri principi fondamentali, come anche l’ambiente di vita e il dormire in un luogo caldo e privo di umidità.

La fisioterapia può aiutare molto a sviluppare meglio la muscolatura per ridurre il dolore e eliminare la tensione e le eventuali compensazioni, cui il cane si è adattato in seguito ad una postura incorretta e a posizioni antalgiche. Questo tipo di terapia si basa su l’ elettrostimolazione nervosa TENS, sugli ultrasuoni, su esercizi terapeutici, l’uso dell’idroterapia, del laser, delle onde d’urto.

Per migliorare l’ambiente di vita del cane, si può iniziare dal luogo in cui riposa e dorme, con un buon materasso termico, per non trasmettere il freddo e non esporre il cane all’umidità, utilizzando durante l’inverno una coperta o come anche un impermeabile termico da poter utilizzare durante tutto l’anno.

Possiamo aiutare in molti modi il nostro cane affetto da displasia dell’anca: l’esercizio fisico regolare può essere molto utile per migliorare la massa muscolare che permette così di supportare meglio l’incongruenza articolare; inoltre evitare urti, salti o corse incontrollate sono anche attenzioni importanti di cui tener conto. La fisioterapia e i massaggi permettono di mantenere sempre un corretto stato muscolare del cane; in più si può ricorrere ad applicazioni aggiuntive, come l’agopuntura o il trattamento Reiki. Le ultime novità riguardano i tutori per l’anca che aiutano a stabilizzare il bacino, dando supporto e migliorando notevolmente la qualità della vita del vostro cane.