Cane scampato dalla macellazione viene adottato dal presidente sudcoreano
2 agosto 2017
2 min

Cane scampato dalla macellazione viene adottato dal presidente sudcoreano

amore attualità

Dalla tavola alla dimora del presidente. È la storia di Tory, quattro anni, salvato qualche tempo fa da morte certa per mano del gruppo animalista Coexistence of Animal Rights on Earth (CARE), che l’ha liberato da un allevamento di cani da carne, e adesso adottato dal neo capo dello Stato sudcoreano, Moon Jae-in, come preannunciato in campagna elettorale. 

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A parte il lodevole gesto, l’adozione assume un importante significato simbolico in un Paese, come quello della Corea del Sud, sempre più al centro del dibattito internazionale per il trattamento riservato agli amici a quattro zampe, considerati come prelibatezze da servire a tavola. Eppure gli ultimi accadimenti fan ben sperare in una, seppure graduale, inversione di tendenza, se si considera che proprio qualche mese fa sono iniziate le operazione di smantellamento del più grande mercato di carne canina al mondo, quello di Moran, dove ogni anno vengono venduti, vivi o morti, all’incirca 80 mila quattro zampe. Poi, lo scorso aprile, l’approvazione anche da parte del Parlamento di una legge, grande prima volta storica, che vieta ufficialmente l’uccisione di cani e gatti per l’alimentazione umana.

Ad annunciare l’arrivo di Tori nella residenza presidenziale è stata proprio la pagina Facebook di quest’ultima. Il “miracolato” farà adesso compagnia agli altri due animali domestici di Moon Jae-in, il cane Maru e il gatto Jjing-jjing.