Cane morde a causa della coda pestata, condanna annullata
18 dicembre 2019
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Cane morde a causa della coda pestata, condanna annullata

aggressività attualità

Una sentenza della Cassazione ha decretato che non sempre il proprietario del cane è responsabile dei comportamenti aggressivi del suo quattro zampe. E questo dopo aver accolto il ricorso di una donna condannata per lesioni perché il suo pet – Nostromo è il suo nome – aveva morso un bambino a una gamba dopo che il piccolo gli era passato con la bicicletta sulla coda.

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In particolare, stando al verdetto 50562 della Cassazione, l’animale in questione, di solito tranquillo e socievole, può aver reagito in maniera del tutto imprevedibile e nonostante fosse tenuto al guinzaglio perché si è sentito “vittima”. Avrebbe reagito così, quindi, perché si sentiva in pericolo. In seguito a questa sentenza – riporta ansa.it il giudice di pace di Castelvetrano (Tp) dovrà adesso rivedere la sua decisione di condannare la proprietaria di Nostromo. Non solo. Dovrà prestare la giusta attenzione ad alcuni elementi, ovvero che la donna teneva il cane al guinzaglio, che non c’era obbligo di museruola perché il cane è mansueto e di modeste dimensioni, e che “si era in presenza di caso fortuito avendo il cane reagito, dopo che la bicicletta condotta dal minore gli era passata sulla coda”.