Colonnello a quattro zampe in mano ai talebani: su Twitter il video della rivendicazione
7 febbraio 2014
2 min

Colonnello a quattro zampe in mano ai talebani: su Twitter il video della rivendicazione

Un nuovo ostaggio in Afghanistan. Questa volta non si tratta di una persona, ma di un prigioniero piuttosto insolito: un Pastore Belga Malinois, un cane-militare addestrato e attrezzato per il campo di battaglia. È finito in mano delle forze talebane durante un’operazione ad Alingar, nella parte orientale del Paese. Su Twitter il video della rivendicazione: nelle immagini si vede il cane tenuto al guinzaglio, con l’attrezzatura indosso, circondato da uomini armati di pistole e granate, mentre uno esclama convinto: “Allah ha dato la vittoria ai mujaheddin”. Nel filmato non mancano le minacce. Il quattro zampe si chiama Colonel e la sua provenienza e identità sono ancora dubbie. Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato sul sito web qn.quotidiano.net, un portavoce dei talebani – un certo Zabiullah Mujahid, citato dal Washington Post – afferma che il cane è stato catturato a fine dicembre. Ha il grado di colonnello e, al momento della cattura, era carico di sofisticati congegni elettronici: un Gps, una pistola e una torcia sul giubbotto militare. Per i talebani si tratta di un ostaggio americano. D’altra parte, nelle forze Usa – precisa lo stesso Post – ai cani vengono dati i gradi militari, spesso superiori a quelli di coloro che li gestiscono, per garantire che vengano trattati con rispetto. E, di solito, i gradi sono evidenziati sui loro giubbottini ‘tattici’. Dal suo canto, un portavoce del contingente militare internazionale in Afghanistan, il colonnello Todd Breasseale, fa sapere che, in effetti, un cane militare risulta “disperso in azione” sin da dicembre. Un ufficiale statunitense – si apprende tmnews.it – smentisce che il soldato a quattro zampe appartenga all’esercito americano, le forze occidentali dicono faccia parte dei britannici, che però non hanno rilasciato dichiarazioni. Intanto, non si capisce se per l’animale sia stato chiesto un riscatto. I talebani fanno sapere che il cane sta bene e che il suo destino non è stato deciso. Di certo, la sua storia costituisce un precedente: Colonel è solo uno delle centinaia di cani impiegati dalle forze internazionali in Afghanistan per la ricerca di esplosivi o droghe, ma nessuno ricorda che un altro quattro zampe sia stato prima di lui preso in ostaggio.