Gli animalisti lanciano “Io voto con il cuore”, un manifesto con ciò che occorre cambiare
8 febbraio 2013
2 min

Gli animalisti lanciano “Io voto con il cuore”, un manifesto con ciò che occorre cambiare

Di successi a favore dei nostri amici a quattro zampe – e anche di altri animali – ne sono stati conseguiti diversi nel corso degli ultimi anni, ma la speranza è di poterne ottenere altri anche in futuro. Così, in vista delle prossime elezioni, gruppi e associazioni animaliste hanno deciso di redigere un programma politico riassunto in otto punti, in cui sono elencati i prossimi obiettivi da raggiungere. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Io voto con il cuore”, promosso dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente e nato per non far rimanere il mondo animalista un semplice soggetto passivo in balia di politici e politicanti, ma una compagina unita e attiva capace di reclamare con forza ciò che è meglio per il benessere e la tutela dei nostri amici animali. Il manifesto è stato presentato ufficialmente – alcuni giorni fa – a Milano, dove si sono incontrati i rappresentanti delle principali associazioni animaliste italiane, in un incontro che è servito per fare il punto sui vari interventi legislativi che riguardano gli animali. Ecco – secondo quanto appreso da un articolo pubblicato su corriere.it – gli obiettivi da conseguire con il prossimo Parlamento: adeguarsi all’Europa, riconoscendo i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente; dire basta alla vivisezione e, sviluppare e utilizzare i metodi sostitutivi di ricerca; tutelare gli animali domestici; rafforzare il sistema delle aree naturali protette; fermare l’attività venatoria e gli allevamenti di animali da pelliccia; vietare lo sfruttamento degli animali negli spettacoli; bloccare il consumo del suolo e tutelare il paesaggio; proteggere le città dall’inquinamento e dal sovraccarico dei rifiuti. Il manifesto può essere sottoscritto, andando nei siti www.iovotoconilcuore.it e www.nelcuore.org oppure firmando ai banchetti che le associazioni organizzeranno in tutta Italia. Le firme raccolte saranno consegnate, il prossimo luglio, al nuovo presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato. Poi ci sono delle norme che occorrerebbe cambiare, perché fonti di grandi perplessità. Ad esempio, la 281/1991 che ha permesso ai comuni di appaltare la gestione dei trovatelli a imprenditori privati, dando origine al fenomeno dei canili lager. Si è discusso, inoltre, di adozioni internazionali, che molto spesso si trasformano in nefaste deportazioni che fanno perdere qualsiasi traccia degli animali. Tanti finora anche i successi, come l’accesso di cani di qualsiasi taglia su tutti i treni, la riforma del Codice della strada e il divieto di vietare la detenzione di un animale domestico in condominio.