Lieto fine per i beagle di Green Hill: l’azienda ha rinunciato al ricorso
22 febbraio 2013
2 min

Lieto fine per i beagle di Green Hill: l’azienda ha rinunciato al ricorso

Ennesima vittoria per gli oltre 2.600 beagle di Green Hill, l’azienda di Montichiari in provincia di Brescia, sequestrata lo scorso 18 luglio dal corpo forestale dello Stato. La Marshall, infatti, ha rinunciato al ricorso in Corte di Cassazione contro il sequestro probatorio disposto dalla magistratura bresciana. Lo ha reso noto – si legge in un articolo pubblicato da ilfattoquotidiano.it – la Lega Antivivisezione, che ora chiede ”il processo per punire i responsabili e chiudere l’allevamento della morte” che ospitava cani beagle destinati alla sperimentazione animale in laboratorio. Adesso i poveri quattro zampe hanno buonissime speranze di essere liberi per sempre: “Questa ritirata – spiega felicemente la Lav – fa supporre che a una nuova valutazione del caso, la ditta abbia finalmente capito che non aveva alcuna possibilità di vincere e fa ben sperare per il buon esito della vicenda giudiziaria”. Dopo questa positiva notizia, per il prossimo 28 febbraio è prevista una nuova importante tappa giudiziaria: “La Suprema Corte di Cassazione – si apprende da una nota disponibile sul sito della Lega Antivivisezione – sarà chiamata ad esprimersi sul ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Brescia contro l’annullamento del sequestro preventivo da parte del Tribunale del Riesame di Brescia”. Ciò che si spera tanto – si continua a leggere – è che “il lavoro sinora svolto da parte della Procura, anche in collaborazione con le due associazioni denuncianti, sia riconosciuto dalla Cassazione e valorizzato anche in vista di un rinvio a giudizio dei responsabili e dell’inizio del processo”. Tutta questa vicenda ha avuto il suo apice il 20 aprile del 2012, quando alcuni manifestanti hanno sfondato le recinzioni dello stabilimento bresciano e liberato una cinquantina di beagle. Poi, lo scorso luglio, il sequestro e subito dopo l’inizio delle operazioni di affido coordinate da Legambiente e Lav, che hanno permesso di adottare tutti i poveri quattro zampe liberati. Il l3 agosto 2012, invece, il tribunale del Riesame ha dissequestrato l’azienda, ma mantenuto il vincolo sugli animali: per questo la Marshall è ricorsa in Cassazione. Infine, proprio qualche giorno fa, davanti ai cancelli dell’azienda bresciana si è svolta una fiaccolata di protesta con oltre duemila partecipanti, per la maggior parte proprietari dei beagle che sono stati precedentemente affidati, che hanno ricordato a gran voce che “i loro cani non sarebbero mai più rientrati nel lager di Montichiari”. Adesso si spera che tale vicenda possa concludersi positivamente una volta e per sempre.