No al commercio di carne di cane e gatto in Italia. Al via iter legge
13 giugno 2019
2 min

No al commercio di carne di cane e gatto in Italia. Al via iter legge

attualità

Nel nostro Paese ben presto potrebbe arrivare il divieto di macellare, commercializzare e consumare carni di cane e gatto, anche se ad oggi “non vi siano sostanzialmente prove del consumo di carne canina o felina in Italia, se non alcuni casi sospetti e comunque sporadici o riconducibili al comportamento di squilibrati”. Ciò sarà possibile grazie a una proposta di legge, di cui si è fatta promotrice l’onorevole Michele Vittoria Brambilla. Secondo la parlamentare, così come riporta ansa.it, “appare necessario introdurre il divieto esplicito di consumarle, assistito da opportune sanzioni penali, per riconoscere compiutamente il ruolo che questi animali d’affezione hanno assunto nella nostra società e per contribuire ad affermare tale principio a livello internazionale”.

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La proposta di legge è stata presentata a Roma a pochi giorni dal Festival di Yulin, in Cina, massima espressione del consumo di carne di cane e manifestazione assai condannata da chi da sempre si oppone a questa pratica. In particolare, la norma andrebbe a sancire il divieto di macellare cani e gatti, di consumarne le carni e di commerciarle, inoltre cataloga la condotta a delitto, punito con la reclusione da due mesi a un anno e con la multa da 2.000 a 50.000 euro. Ogni anno sarebbero 30 milioni i quattro zampe uccisi e mangiati, di cui più di un terzo solo in Cina. Ma stati fatti anche dei progressi per contrastare tale fenomeno. È solo di qualche giorno fa, ad esempio, la notizia della chiusura del più grande mercato di carne di cane nella Corea del Sud.