Sgominata organizzazione criminale dedita al traffico illegale di cani e gatti: venti indagati
14 ottobre 2013
3 min

Sgominata organizzazione criminale dedita al traffico illegale di cani e gatti: venti indagati

Piccoli quattro zampe alla mercé di uomini ignobili e crudeli, fatti viaggiare – provenienti soprattutto dall’Europa dell’Est, in particolare dall’Ungheria – in condizioni igieniche pessime, oltre che privi della documentazione sanitaria necessaria. Per fortuna la squadra mobile di Padova è riuscita a sgominare la vera e propria organizzazione criminale che stava dietro queste importazioni illegali, evitando così che altri animali da compagnia – sia cani sia gatti – finissero per andare incontro allo stesso triste destino. In questo giro ramificato – che operava a livello internazionale – fanno parte veterinari, trafficanti e autotrasportatori: sono in tutto venti gli indagati. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato dal corrierefiorentino.corriere.it, l’indagine sarebbe iniziata a seguito di alcune denunce di padovani che avevano acquistato cuccioli di cani da siti on line ed erano stati vittime di truffe. Quindici le perquisizioni, tra Bologna, Mantova, Grosseto, Firenze e altre città dell’Emilia Romagna. L’inchiesta, coordinata dal pm Benedetto Roberti, ha portato alla luce un vorticoso giro di denaro e di trasporto di cuccioli sottoposti, durante le lunghe tratte, a veri e propri maltrattamenti. In alcuni casi, alcuni di loro morivano anche per malattie congenite, perché non sottoposti ai dovuti controlli e alle eventuali cure. Una volta in Italia, poi, gli indagati provvedevano a far figurare queste piccole creature come allevati nel nostro Paese, con ricorso a certificati falsi ottenuti tramite veterinari compiacenti. Gli stessi che adesso sono indagati. A chi teneva in piedi questo lucroso traffico vengono adesso contestati, oltre che il reato di associazione a delinquere, anche vari delitti in materia di falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia. Adesso toccherà alla giustizia fare il suo corso. Purtroppo, non è la prima volta che emerge un traffico di animali illecito, in cui i cuccioli vengono considerati semplicemente come fonte di denaro, senza alcun rispetto per la loro vita. Il più delle volte si tratta, per l’appunto, di cani provenienti dall’Est, trasportati in condizioni malsane, senza cibo e senza acqua per giorni, rinchiusi in gabbie piccolissime e costretti a dormire sulle loro feci. Questi cuccioli sono figli di madri portate oltre lo sfruttamento, cagne che vengono coperte (montate) e fatte partorire di continuo per anni fino alla morte. Tutto ciò in condizioni disumane, mangiando raramente e oltretutto cibo scadente. Accertarsi della provenienza di questi animali, può essere un ottimo modo per fermare questa macchina crudele e spietata.