Un nuovo studio: “Anche nei cani l'attività fisica è importante per rallentare la degenerazione cognitiva”
30 marzo 2023
2 min

Un nuovo studio: “Anche nei cani l'attività fisica è importante per rallentare la degenerazione cognitiva”

studio

L’attività fisica non è fondamentale soltanto per l’uomo per prevenire o rallentare la degenerazione cognitiva, ma secondo un nuovo studio, condotto da un gruppo internazionale di ricercatori e pubblicato su Scientific Reports, gioco un ruolo molto importante in questo senso anche nei nostri amici a quattro zampe. “Il parallelismo fra modello canino e modello umano permette di evidenziare come i fattori alla base di un sano ed efficace mantenimento cognitivo durante l’invecchiamento siano i medesimi nelle due specie”, spiega Sara Giovagnoli dell’Università di Bologna, tra gli autori della ricerca.

cane corre

Stando a quanto riportato da nature.com, per giungere a tali risultati gli studiosi hanno valutato l’attività motoria diurna e notturna di 27 cani anziani e così facendo hanno osservato un certo legame tra questa, l’età e le capacità di memoria di lavoro, cioè quella memoria a breve termine necessaria a raccogliere e manipolare le informazioni necessarie per svolgere un determinato compito. In particolare, l’attività motoria e le abilità di memoria di lavoro tendono a ridursi con l’avanzamento dell’età: L’attività fisica riduce in modo significativo il declino cognitivo e il rischio di sviluppare malattie degenerative, contribuendo a mantenere una buona qualità di vita. Tuttavia – aggiunge Giovagnoli – l’avanzamento dell’età, così come il declino cognitivo, sono spesso legati ad una serie di problematiche e sofferenze fisiche che riducono la motivazione al movimento: si instaura così un circolo vizioso che rende più probabile il declino psico-fisico”. Un fattore di rischio per le patologie degenerative è, ad esempio, dato dalla riduzione del sonno, collegata a un decremento dell’attività motoria durante il giorno e una eccessiva, invece, durante la notte.