Se in un individuo ormai maturo si riscontra la presenza nello scroto di un solo testicolo significa che il secondo va ricercato a livello sottocutaneo o a livello addominale in quanto non sceso nel canale inguinale.
La mancata discesa nello scroto in cui la temperatura è più bassa espone le cellule del testicolo ad una possibile degenerazione che può portare a forme tumorali. La presenza di un testicolo ritenuto a livello sottocutaneo è rilevabile sia visivamente che alla palpazione mentre quello ritenuto in addome va indagato con esame radiografico e/o ecografico.
Se invece entrambi i testicoli sono presenti nello scroto bisogna valutarne le dimensioni e la consistenza: un testicolo più grande o più piccolo del normale con consistenza aumentata o diminuita è da considerarsi sospetto e potenzialmente patologico.
La diagnosi di sospetto può essere confermata da alterazioni della minzione, a volte associata a sangue presente nelle urine, della defecazione, da ingrossamento delle ghiandole circumanali.
L’esame citologico per la ricerca di cellule alterate va effettuato mediante la tecnica dell’ago aspirato, se il testicolo è ritenuto in addome l’esame deve essere associato ad ecografia (ago aspirato eco guidato). I prelievi devono essere molteplici per garantire la sicurezza diagnostica.
Il trattamento di elezione è essenzialmente chirurgico ma è da valutarsi caso per caso in quanto la maggior parte dei pazienti è in età avanzata e non si possono escludere altre patologie concomitanti per tanto i pazienti debbono essere preventivamente sottoposti ad un attendo screening preoperatorio. In secondo luogo, si deve tener conto dell’aspetto emotivo dei proprietari che spesso manifestano contrarietà verso l’asportazione di un organo così legato alla virilità del cane maschio.
Purtroppo, la mancanza in medicina veterinaria dei marker tumorali non ci permette di verificare la presenza o meno di metastasi che devono essere indagate con esami mirati.
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