Come relazionarsi col cucciolo dopo il suo arrivo
24 agosto 2011
4 min

Come relazionarsi col cucciolo dopo il suo arrivo

Bene finalmente abbiamo il nostro cucciolo, lo abbiamo scelto noi o per dirla francamente è lui che ha scelto noi; ci ha subito conquistato venendoci incontro gioioso e senza timore, carico di simpatia e voglia di giocare. Bisogna ora iniziare a occuparsi di lui e assolvere ai compiti che renderanno felice la nostra vita insieme; iniziamo con la scelta del nome, esso dovrà essere composto da poche sillabe, foneticamente facile, ovvero di semplice pronuncia, e che non si presti a suoni ambigui, evitiamo quindi nomi estremamente articolati.
Appena entrato in quella che sarà la sua nuova casa, sarà probabilmente, un po’ intimidito, ma superato l’impatto iniziale si lancerà in una interessante esplorazione. Lasciatelo fare, soddisfando la sua curiosità sarà più tranquillo e avvertirà meno lo stress derivante dalla mancanza della mamma e dei fratelli. Ora la sua mamma siete voi, quindi cominciate a educarlo nella soddisfazione dei sui bisogni primari: il pasto, la pipì (e altro), il gioco. Il numero dei pasti, la quantità e che cosa dare al cucciolo vi verrà consigliato dal veterinario (in prima battuta potete seguire i consigli dell’allevatore). Io preferisco dare indicazioni sul come dare il cibo al cucciolo. Ritengo sia importante rispettare gli orari per la somministrazione dei pasti. Si fa così anche per i bimbi, non esagerate con le quantità se non volete un bimbo, pardon… volevo dire un cucciolo, obeso e con futuri problemi cardiovascolari. Bisogna tenere presente che il peso eccessivo provoca problemi allo sviluppo osseo e i cani di taglia grande risentono in misura maggiore della ciccia in più, anche a livello delle articolazioni.
Quando arriva l’ora del cibo dovete fare in modo che il cucciolo assista al vostro pasto. Attenzione a non farvi impietosire da pianti e occhi languidi, non allungate (di soppiatto) pezzi di pane o leccornie varie. Mangiate con calma e con i tempi a cui siete abituati, quindi quando avete finito preparate la ciotola con il cibo per lui. Porgete la ciotola con calma e fate in modo di non restare lì a osservarlo; quando sarà passato un ragionevole lasso di tempo, togliete e riponete la ciotola in un luogofuari dalla sua vista (indipendentemente dal fatto che abbia mangiato tutto o soltanto parte del contenuto). Ai vostri occhi, probabilmente, questo modo di comportarsi sembrerà un poco dittatoriale, ma vedrete in seguito che questo modus operandi darà i suoi frutti, perché non dobbiamo dimenticare che la nostra famiglia (e anche lui) è un branco e come tutti i branchi ha le sue regole e gerarchie da rispettare. Il branco deve essere inteso come un sistema dove tutti i componenti hanno un proprio ruolo ed è importante, per il buon funzionamento del sistema stesso, che ogni componente sappia esattamente che cosa e quando deve fare una determinata cosa. Solo in questo modo si raggiunge l’equilibrio e noi, non dimentichiamolo mai, vogliamo un cane equilibrato, sereno e quindi felice.
Vediamo ora come comportarsi con i bisogni corporali. In primis bisogna avere presente che il cucciolo per i primi mesi non è in grado di controllare pienamente le sue necessità fisiologiche e conseguentemente occorre aiuto da parte nostra. Tutti ci rendiamo conto di non potere utilizzare pannolini o mutandine, come per i nostri neonati, quindi ci armeremo di calma e pazienza e lo porteremo a sporcare appena sveglio e subito dopo i pasti. È in questi momenti che avverte maggiormente gli stimoli fisiologici e noi dobbiamo essergli vicino e fargli tante feste appena avrà finito di soddisfare i suoi bisogni. Capiterà, senza ombra di dubbio, farà la pipì sotto i nostri occhi… Accidenti, proprio in salotto! Sgridiamolo con un dolce “no”, prendiamolo velocemente e portiamolo fuori. Ma se arriviamo a pipì fatta, evitiamo di sgridarlo, non lo puniam,o ma cerchiamo di ignorarlo e in seguito, solo quando lui non è presente provvederemo alla pulizia del pavimento. Che cosa fare quando il “regalo” lo troviamo al nostro rientro a casa? Bisogna mantenere la calma, non dare in escandescenze, fare dei respiri profondi (tipo training autogeno) fino a riacquistare il controllo! Evitate in maniera categorica le punizioni: una punizione trova la sua valenza (ovvero è efficace) solo se inflitta nel momento stesso in cui accade il misfatto (l’esibizione di qualsiasi comportamento che non ci piace). Diversamente il cane non comprenderà il perché della punizione. Ho consigliato di non pulire in sua presenza, il perché è molto semplice; ci stiamo relazionando con un bimbo (cucciolo) e senza dubbio è portato a intendere come gioco l’andirivieni frenetico di quello strano aggeggio, sia esso la scopa che lo strofinaccio usato per la pulizia. A lui piace giocare e allora… Vai con la pipì, tanto poi si fa quel gioco eccezionale, si mordicchia lo strofinaccio e magari, con la scopa, mi danno anche una grattatina alla schiena!