Il rinforzo positivo nell'educazione gentile del cane
23 novembre 2012
3 min

Il rinforzo positivo nell'educazione gentile del cane

Per “rinforzo positivo” s’intende una gratificazione mirata a confermare la positività di un comportamento eseguito dal cane, cha ha come obiettivo la sua ripetizione.

Qualsiasi cosa, se desiderata in quel momento dall’animale, può rappresentare un rinforzo positivo: dalle carezze al gioco, dai premi alimentari alla passeggiata o all’incontro con altri cani.

Il rinforzo positivo ha valore solamente se soddisfa un reale desiderio del quattro zampe nel momento in cui è utilizzato. Non deve essere mai fattore condizionante dell’azione richiesta, ma deve servire da stimolo all’esecuzione. In poche parole, se il cane fa qualcosa a noi gradito, allora lo ricompensiamo con un “rinforzo positivo”.

Il cane non deve rispondere al rinforzo, solo perché lo vede o lo sente, ma deve riuscire a ottenerlo, facendo di sua spontanea volontà una cosa a noi gradita.

Rinforzo alimentare

Ѐ sicuramente quello più usato nelle sessioni educative e d’addestramento. Permette di premiare il cane in modo rapido e preciso. Può essere gestito con facilità ed essere sempre a disposizione.

Valore del premio

Nella fase educativa, fino ai sei mesi circa, il premio è rappresentato da vere ghiottonerie che stimolano il cane a eseguire i comportamenti richiesti, pur di ottenere la ricompensa. Particolarmente importante è il valore del premio nell’insegnamento del comando “vieni”. Dovendo decidere se venire da noi oppure no, il cane ha bisogno di uno stimolo molto importante che lo invogli a raggiungerci con gioia e fiducia.

Che cosa utilizzare

Di solito si ricorre a cibi che abitualmente non vengono dati, come wurstel di pollo, parmigiano, pollo lesso, prosciutto, fegato seccato, carne mantecata con il miele e altro ancora.

Caratteristiche

Si preparano pezzi piccoli che siano facilmente gestibili dall’educatore, ma soprattutto di veloce assimilazione da parte del cane. Occorre assolutamente evitare che il soggetto impieghi del tempo per mangiare il premio, questo renderebbe nullo l’obiettivo di rinforzare il cane relativamente al comportamento che gli vogliamo insegnare.

Il premio non deve mai essere motivo di distrazione per il cane. Nella fase educativa si considera premio tutto ciò che il cane desidera: andare dai suoi simili, fare una corsa nel prato, giocare con noi ecc., e si somministra il rinforzo solo dopo che il cane ha fatto la cosa che gli abbiamo chiesto o se la fa di sua volontà. Se non esegue quello che gli chiediamo, ignoriamolo e proviamo a cambiare situazione, posture, gesti così da riprovare. Ciò, impostando tutto sempre sul gioco e non perdendo la pazienza: il cane sta imparando, è normale che alcune volte non abbia chiaro quello che gli chiediamo e la maggior parte delle volte siamo noi umani che sbagliamo qualcosa!