Il mio cane è un inarrestabile distruttore
12 agosto 2013
4 min

Il mio cane è un inarrestabile distruttore

Quanti di noi ci siamo ritrovati un cucciolo irrequieto e quanti si sono arresi, sentiti costretti ad affidarlo a un’altra famiglia, pensando magari che fosse più idonea e più capace a gestirlo. Un cucciolo di Labrador, ad esempio, a tre mesi è dolcissimo, bellissimo, peccato che fa troppa pipì in giro per la casa. Con qualche suggerimento e un po’ di pazienza, però, si riesce a insegnargli a sporcare su un tappetino igienico; morde e rompe qualche pantofola, anche in questo caso gli si lascia il suo nuovo giochino.

I problemi spesso sorgono attorno ai 4 o 5 mesi, il nostro cagnolino sta diventando grande ed è ancora più curioso di capire e apprendere. Potrebbe fare buche in giardino se ne avete uno, abbaiare quando andate via, rosicchiare e rompere porte, sedie, oggetti sui mobili, telecomandi, insomma tutto ciò che gli capita sotto al muso diventa un stimolo per dare sollievo alle gengive infiammate a causa del fastidioso ricambio dei denti. Ѐ anche un piacevole passatempo, un modo per scaricare lo stress, la monotonia e l’energia accumulata.

 

distruttore

Qualcuno mi ha riferito che la notte è costretto a mettere tavole e assi dappertutto, perché il cane strappa la carta da parati, altri invece sono mortificati, scoraggiati perché durante la loro assenza il cane abbaia e la gente si lamenta. Innanzitutto è bene dedicarsi all’educazione del cane da subito, senza essere troppo esigenti e terminare le sedute prima che il cane mostri di essere stanco e svogliato. Il nostro amico deve capire e accettare le regole della casa per una piacevole convivenza. Se non accetta e si ribella è necessaria una maggiore fermezza e disciplina da parte dei proprietari, impegnandosi di più a svolgere con il cane attività che lo stanchino mentalmente e fisicamente. 

Il cane deve imparare attraverso il nostro comportamento a essere rispettoso, quindi è opportuno stabilire in famiglia delle regole chiare e precise valide per tutti i componenti e non lasciarsi corrompere dallo sguardo dolce del nostro tenero amico. L’educazione non è un “addestramento” per il solo piacere di condizionare un cagnetto a essere più debole dell’uomo. L’educazione rappresenta ciò che per ciascuno di noi, per le proprie e personali esigenze, l’insieme di regole sociali che consentono di stabilire una giusta relazione, l’equivalente convivenza sociale che un branco di cani inculcherebbe nel cucciolo se vivesse in libertà.

Un giovane cane inizialmente distrugge gli oggetti, dopo averci giocato e averlo riconosciuto come oggetto non pericoloso. In natura questo comportamento gli consente di distinguere ciò che è buono e ciò che non lo è, ciò che gli è permesso da ciò che gli è vietato. In famiglia, specialmente dopo i primi due mesi, questo comportamento naturale diventa un’abitudine e poi un modo per richiamare l’attenzione del padrone anche se lui al momento non è presente, ma probabilmente rappresenta una chiara espressione d’infelicità e di noia. Durante le ore che siamo in casa, anche involontariamente al cane diamo tante piccole attenzioni e, essendo un animale abitudinario, quando non ci siamo o se durante la giornata non gli abbiamo concesso l’opportunità di scaricare l’energia accumulata, per rompere la monotonia, s’inventa qualcosa da fare.

Ci sono casi in cui le famiglie sono composte da più persone e gli impegni per la gestione del cane si scaricano solo su alcuni. Questo è un atteggiamento assolutamente da evitare, poiché è necessario che il cane impari il corretto convivere con tutta la famiglia, per evitare di accentuare comportamenti indesiderati alla sola presenza del soggetto più distaccato. Il “padrone” – termine assolutamente spiacevole da pronunciare ma che definisce bene il ruolo dell’uomo verso il proprio cane – non si limita a educare il cane solo per proteggere le pareti, le porte i divani ed il mobilio. Il nostro amico peloso cerca un amico di cui si può fidare, che lo rassicuri e che lo conduca verso un ruolo di gregario e collaboratore valido, ricambiandolo con azioni di fedeltà, guardia, difesa della persona della casa, ed utilità sociale. Purtroppo il cane – forse come tutti gli animali della terra, compreso l’uomo – non può accontentarsi e vivere felice chiuso da solo in quattro mura domestiche!