Passeggiata: come si incontrano gli altri cani e le persone
1 marzo 2013
4 min

Passeggiata: come si incontrano gli altri cani e le persone

Quando andiamo a passeggio con il nostro peloso, capita di fermarci a salutare persone o altri cani, ma siamo sicuri di rispettare le regole che il galateo canino impone in questo contesto?

Gli aspetti da considerare sono molti, in primis il grado di socializzazione, ovvero la capacità del nostro amico di interagire con l’ambiente circostante e di instaurare corrette dinamiche sociali.

Solo il proprietario può sapere se il proprio cane va d’accordo con tutti o solo con determinati soggetti, se gradisce l’interazione con gli estranei o solo con persone a lui familiari, motivo per cui la regola d’oro è chiedere sempre il permesso, prima che tu, il tuo bambino o il tuo cane si approccino a un animale che non conoscono, per accertarsi che l’incontro che stiamo per generare sia un’esperienza positiva!

Non è solo una prudenza, ma una forma di rispetto, poiché molti cani non vanno d’accordo fra di loro, o hanno paura di determinate situazioni, o stanno affrontando un percorso di educazione e hanno bisogno di spazio. Dare per scontato che, se il nostro cane è socievole lo saranno anche gli altri, è un atteggiamento irresponsabile, che rischia di creare situazioni spiacevoli.

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Appurato che ci sono buoni presupposti per l’incontro, ricordiamoci sempre di far avvicinare i due cani in maniera tranquilla, senza che tirino o si catapultino l’uno verso l’altro, poiché l’eccessiva esuberanza può generare, in risposta, una reazione di difesa, aggredendo o cercando la fuga.

Nell’avvicinarsi, ricordiamoci di rispettare il loro modello comunicativo, evitando l’arrivo frontale, poiché può essere frainteso come un gesto di sfida, motivo per cui spesso osserviamo uno dei due cani accucciarsi a terra in segnale di pacificazione o viceversa reagire in modo aggressivo.

Cerchiamo quindi di compiere un semicerchio arrivando di lato, affinché i due pelosi possano girarsi intorno, annusandosi reciprocamente le zone genitali, assicurandoci di tenere sempre il guinzaglio lasso, per assecondare questi movimenti ed evitare nervosismi dovuti al sentirsi strozzare.

Terminate le presentazioni, se i due cani si sono piaciuti, probabilmente vorranno giocare, ma se non avete la possibilità di lasciarli liberi in sicurezza, evitate di innescare tentativi di salti e rincorse, poiché giocare da legati, genera solo confusione, guinzagli annodati e tensione data dall’essere impediti nel repertorio comunicativo.

Per quanto riguarda invece l’incontro fra cane e persona, sarà compito del proprietario assicurarsi che il nostro amico saluti in maniera equilibrata, senza saltare addosso o agitarsi, mentre da parte umana l’approccio corretto prevede di:

–     chiedere sempre il permesso al proprietario;

–     avvicinarsi di lato, evitando il contatto visivo;

–     lasciarsi annusare, rispettando i tempi del cane;

–     accarezzarlo sul fianco o a lato della testa.

Evitare di:

–     sporgersi verso il cane, incombendo sopra di lui;

–     fissarlo negli occhi (è un gesto di sfida);

–     mettergli la mano sulla testa, abbracciarlo, afferrare il muso e avvicinarlo verso di noi;

–     strillare, agitarsi, muoversi in maniera titubante e scattosa.

Ovviamente queste dinamiche possono subire tolleranze e variazioni, se a incontrarsi sono due cani già amici o se andiamo a salutare un cane che ci conosce, ma andrebbero sempre rispettate, quando l’interazione avviene per la prima volta.

Per mia esperienza, noto invece che queste regole sono seguite solo da una scarsa percentuale di persone, che conoscono il linguaggio e la psicologia canina, mentre ci troviamo più spesso ad affrontare incontri completamente scorretti e irrispettosi nei confronti dei nostri animali.

Per evitare situazioni sgradevoli, personalmente ritengo che la migliore prevenzione sia compiere una completa socializzazione del cane in giovane età, affinché si abitui fin da subito a relazionarsi al maggior numero di persone e interazioni più o meno corrette.

Sarà cura del proprietario vigilare sugli incontri che il cucciolo affronta, insegnandogli a tollerare manipolazioni anche da estranei e approcci non propriamente ortodossi, sempre e comunque nel rispetto della sua salute psico-fisica.

Chi invece è consapevole che il suo peloso non ama il contatto fisico con chi non conosce, o sta affrontando un percorso per superare aggressività o paura nei confronti di altri cani e/o persone, sia sempre pronto a intervenire, affinché la gente non rovini il vostro lavoro, per supponenza o ignoranza.

La speranza vuole che la cultura cinofila si diffonda non solo a chi possiede un cane (dovrebbe essere scontato, ma purtroppo non lo è), ma anche a chi il cane non ce l’ha, ma vuole in ogni caso salutarlo.

Gianna Pietrobon – educatore cinofilo