Wishleash… il guinzaglio che vorrei!
26 marzo 2014
4 min

Wishleash… il guinzaglio che vorrei!

Mi sono permesso di scomodare la lingua inglese per fare un piccolo gioco di parole e soprattutto rispondere a tutti i quesiti e problemi che incontrano i proprietari di cani quando si parla di “cani che tirano”.

Cercherò di essere breve, di non perdere tempo e nemmeno sprecar fiumi di parole (qua scomodo invece i Jalisse e ancora oggi mi chiedo come fecero a vincere Sanremo) su tecnicismi che tanto quasi tutti conoscono…anche perché, a mio parere, è l’ultima cosa da affrontare.

La formula perfetta per aver un cane educato al guinzaglio è l’ACE! Ho creato quest’acronimo per dire che un cane ha bisogno di:

ATTIVITA’

CONSAPEVOLEZZA

ESERCIZIO


ATTIVITÀ

Scordatevi di avere un cane educato al guinzaglio, se esce solo 10 minuti il giorno, magari facendosi solo una mezza passeggiata attorno all’isolato immerso nel traffico e legato. Un cane con questo ritmo di vita di certo non sarà disposto ad ascoltare i vostri desideri, né tantomeno di rimanere seduto buono e tranquillo mentre prendete il vostro aperitivo o fate la vostra colazione.

Ha delle necessità primarie da soddisfare, quali fare il CANE e più precisamente: correre, annusare, giocare con altri cani, magari adoperarsi in qualche attività per il quale è stato creato, insomma deve SFOGARSI e APPAGARSI.

Un cane ha bisogno in media di sei ore di attività (queste ore le otteniamo mixando in maniera corretta corse/camminata, attività masticatoria, attività mentale). Se non gli diamo sfogo, state certi che tirerà sempre al guinzaglio e, se non ha modo di relazionarsi con altri cani, ogni volta che vedrà dei suo simili tirerà per giocare, conoscere o peggio ancora mostrerà atteggiamenti aggressivi.

CONSAPEVOLEZZA

Consapevolezza sul fatto che si sta facendo una passeggiata assieme e non solo soletto e scollegato da tutto e tutti. Quanti sono i cani che tirano affannati verso chissà quale obiettivo, o peggio ancora, impuntanti lunghi e distesi con lo sguardo perso verso l’orizzonte, senza mai premurarsi di dare uno sguardo alle loro spalle per capire che cosa si deve fare o dove si deve andare?

Quando si passeggia tra amici, fidanzati o in gruppo non si deve necessariamente camminare mano nella mano (quindi non mi interessa il cane che cammina appiccicato alla gamba con testa alta modello condotta obedience), ma si rimane più o meno vicini e c’è comunicazione. Ecco lo stesso dovrebbe accadere con il cane.

Il nostro pet dovrebbe sapere della nostra esistenza e non portarci in giro come uno zaino o una borsa, ma relazionarsi con noi per capire che cosa fare, dove andare e cosa è possibile fare, proprio come dovrebbe fare un bimbo con i suoi genitori. Parola d’ordine, quindi, è CENTRIPETARE o più semplicemente aumentare l’attenzione del cane verso noi.

ESERCIZIO

Infine, arriva l’esercizio sul come camminare alla nostra velocità (il cane, avendo quattro zampe ha un’andatura mediamente più rapida rispetto a quella di un uomo) e a non ottenere ciò che si vuole strattonando, come quei cani che in prossimità di aree cani o un parco tirano, per la felicità di essere in un luogo divertente e i proprietari li liberano prima dell’ingresso, in quella maniera gli stiamo comunicando che la libertà per andare verso il gioco si ottiene strattonando.

Solo dopo aver lavorato su ATTIVITÀ e CONSAPEVOLEZZA possiamo passare a una fase di training, altrimenti è del tutto inutile e continueremo a sentirci dire “io l’esercizio di condotta lo faccio, ma una volta che prende il premietto il cane torna a tirare”.

Un cane ha delle necessità proprio come noi e, se non è in grado di espletarle, difficilmente otterremo ascolto e attenzione. Un cane non ascolta di default come molti di noi ancora pensano in quanto “lui è cane e noi i padroni”, ma la fiducia e il rispetto vanno conquistate giorno per giorno tramite coerenza, costruzione di relazione, rispetto delle proprie esigenze e delle alterità che ci contraddistinguono e ci rendono speciali gli uni agli occhi degli altri.

 

Bruno Ferrari

Educatore cinofilo professionista

http://www.ilmiocane.net