Perde il lavoro, uccide a martellate il cane: condannato
20 luglio 2017
2 min

Perde il lavoro, uccide a martellate il cane: condannato

attualità maltrattamento

“Mi sono accanito sul cane perché avevo bisogno di sfogare lo stress”. Questa la giustificazione data da un uomo di Mazzè, in provincia di Torino, per avere ucciso a martellate il proprio cane in seguito alla perdita del lavoro. Mercoledì è stato condannato a quattro mesi di reclusione dal Tribunale di Ivrea. 

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Il terribile gesto risale al maggio di tre anni fa. Al povero quattro zampe – un meticcio di grossa taglia – venne prima tagliata la gola, poi fu finito a colpi di martello. Fu un vicino di casa ad avvisare i Carabinieri, richiamato dai lamenti del cane ferito. Una storia terribile che, ai tempi, suscitò la reazione e la rabbia di molti, inoltre numerose associazioni animaliste organizzarono manifestazioni di protesta nei confronti del proprietario del peloso martoriato.

Stando a quanto riportato da TgCom24, episodi di cani uccisi a martellate ce ne sono stati altri nel nostro Paese. Uno risale al 2015, quando a rimetterci la vita per mano di uomini e una donna fu un vecchio cane malato di scabbia a Gallicano, in provincia di Lucca, mentre un altro ha avuto luogo nel 2012 a Parre, nel Bergamasco. Il quel caso l’autore dell’increscioso gesto, ovvero il vicino di casa del proprietario del quadrupede, venne assolto a formula piena.