Cataratta del cane: operazione con facoemulsificatore
10 agosto 2011
3 min

Cataratta del cane: operazione con facoemulsificatore

Si tratta di un intervento di “microchirurgia oculare”, durante il quale viene utilizzato un “microscopio operatorio” per ingrandire notevolmente i dettagli dell’occhio.
L’operazione prevede l’asportazione del cristallino opaco e l’introduzione, al suo posto, di una lente intraoculare.
Avvolte puo’ capitare che in seguito alla capsuloressi si creano delle lacerazioni che impediscono l’alloggiamento del cristallino artificiale in tal caso per evitare conseguenze e’ preferibile non impiantare il cristallino artificiale
L’intervento non necessita del ricovero ospedaliero, ma viene effettuato nella maggior parte dei casi a livello ambulatoriale. Viene poi effettuata una piccola incisione nell’occhio,di 3,2 mm attraverso la quale si introduce la minuscola sonda che frammenta ed aspira il cristallino opaco. Terminata la frammentazione viene eseguita la rimozione delle masse corticali
rimanenti mediante l’apparecchio I/A (infusione/aspirazione)
La parte posteriore della capsula del cristallino, “capsula posteriore”, viene lasciata nella sua sede naturale. Una lente intraoculare di materiale plastico viene poi impiantata all’interno dell’occhio ed appoggiata sulla capsula, per sostituire la lente naturale opaca che è appena stata rimossa..
Prima di operare bisogna accertarsi che le condizioni di salute del paziente siano buone. devono essere eseguiti una visita clinica accurata, un controllo emocromocitometrico
ed un profilo biochimico completo. Nei cani diabetici, inoltre, la glicemia
deve essere ben regolata e stabile prima che l’intervento chirurgico.
Se il fondo oculare non e’ visibile dall’opacita’ del cristallino è necessario eseguire un’elettroretinografia (ERG) per valutare la funzionalità retinica ed un esame ecografico per controllare l’eventuale presenza di un distacco a
carico della retina

Esistono numerosi potenziali problemi post-operatori, qualunque sia il metodo
chirurgico utilizzato. Queste possibili complicanze sono l’ifema, l’uveite, il glaucoma,il danno endoteliale, le opacità capsulari ed i distacchi retinici,ovviamente quello che fa la differenza e’ l’esperienza e la professionalità e la strumentazione con cui si opera

Spesso in campo veterinario si portano a visita i pazienti con cataratte molto avanzate ed una capsula anteriore molto ispessita queste modificazioni cosi avanzate del cristallino allungano spesso i tempi di facoemulsificazione con non pochi danni all’endotelio corneale in questi casi alcuni Chirurghi continuano ad adoperare la tecnica extracapsulare senza faco per evitare il surriscaldamento da ultrasuoni e la sua durata di applicazione A tal riguardo va detto che in campo veterinario la capsula anteriore e piu’ spessa che nell’uomo mentre quella posteriore e’ piu’ sottile rispetto all’uomo il che rende l’intervento piu’ complicato con un maggior rischio di ledere la capsula posteriore con fuoriuscita del vitreo .
Allorche’ per problemi intraoperatori non e’ possibile impiantare il cristallino artificiale il cane conserva una visione con Iperopia mettendo a fuoco l’immagine dietro la retina Gli animali afachici (senza cristallino)hanno problemi a vedere piccoli oggetti posti vicino a loro ma comunque riescono ad orientarsi e conservano una certa visione da lontano, con il tempo si ha una certo adattamento che migliora la qualita’ della vita.